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Alla Tavola della Principessa Costanza

Cortei in costume, musicisti e attori celebrano per tre giorni la storia di Teggiano e il matrimonio tra il Principe di Salerno Antonello Sanseverino e signore di Diano, e Costanza di Montefeltro, figlia di Federico Conte di Montefeltro e Duca di Urbino.

Nella seconda settimana di Agosto va in scena  “Alla tavola della Principessa Costanza”, ricostruzione accurata dei fatti quattrocenteschi e dell’Italia medioevale. Con comparse in costume, artisti di strada, tavole imbandite e la rievocazione dell’Assalto al castello, ricordo della congiura del 1485 ordita dal principe Sanseverino contro il re di Napoli, e dell’assedio subito dalla fortezza per opera degli aragonesi.

“Alla Tavola della Principessa Costanza” è un’occasione unica per poter godere di tutto il patrimonio artistico e culturale di Teggiano visto che in tutti i monumenti, contemporaneamente aperti per l’occasione, è possibile fare visite guidate. Le celebrazioni iniziano con le strade del borgo che si animano delle esibizioni di sbandieratori, falconieri, giullari, tamburini, menestrelli e mangiafuoco. Poi tocca al corteo nuziale con centinaia di figuranti in abiti d’epoca. Tutto ricreato alla perfezione, anche il sistema monetario del XV secolo. Passando per la Banca di Cambio, posta all’inizio del percorso, si potranno usare per ogni tipo di acquisto nelle taverne, al mercato ed in tutto il centro storico ducati, tarì e tornesi riconiati secondo gli antichi disegni.

La Festa è anche a Tavola. Il percorso gastronomico, infatti, pareggia per qualità l’offerta artistica della festa. Si possono godere, passeggiando per il centro storico di Teggiano pietanze sapientemente imbandite nelle Taverne. Si comincia con la Taverna della Congiura dove si assaporano salsiccia, salame et cacio fresco; si passa ai succulenti parmatieddi da gustare presso la Taverna dei Mori o i cavatieddi et fasuli co la porva piatto della Taverna Antica. Si arriva poi alla Taverna dell’Assedio dove si viene letteralmente aggrediti dalla fragranza della salsiccia de porco in su la brace et provola rostita, per passare alla Taverna della Vecchia Porta con i succulenti civiere de cinghiale o de agnello. L’itinerario ha il suo dolce epilogo presso la Taverna de lo Falco dove si trovano bicchinotto, tunnuliddo et coronetta et pizzichino a volontà.

Il risultato più significativo di tutta la manifestazione è l’essere riusciti a ricreare l’atmosfera ed il clima di un tempo. Passeggiando per il centro storico di questo borgo medioevale dell’Italia Meridionale si ha davvero l’impressione di tornare indietro nel tempo e rivivere momenti cruciali di una storia a cui appartengono tutti i campani.